Il Museo del Lambich nasce ufficialmente nel gennaio 2006, dopo che nel 2003 l’amministrazione comunale aveva acquistato e avviato il recupero edilizio dell’edificio sito in Via Pontera e dell’area circostante,anche grazie all’accesso ad un contributo dell’Unione Europea.
Il Museo del Lambich concorrerà, col Museo “Le Fudine” a formare il sistema museale malegnese.
Gli scopi che hanno spinto l’amministrazione comunale verso tale direzione sono quelli di conservare e valorizzare un edificio che si inserisce nel ciclo della lavorazione della terra e della vite, della distillazione delle vinacce e della cultura del vino, contribuire al rilancio della viticoltura locale, dare continuità alla rassegna annuale “De Gustibus – la festa degli assaggi”, contribuire alla realizzazione del progetto intercomunale per una “Strada del vino” che colleghi Malegno a Capo di Ponte attraversando i vigneti di Losine, Cerveno e Ono San Pietro, lungo l’antica via Valeriana.
Questo progetto ambizioso porta con sé alcune aspettative importanti tese alla riqualificazione culturale e monumentale del centro storico, volte alla formazione di una maggior consapevolezza dei residenti delle proprie tradizioni, e, non meno importante, a voler offrire un riferimento qualificato alle scuole e all’attrazione di un turismo culturale in grado di contribuire alla rivitalizzazione del centro urbano.
Un accurato studio storico sulla tradizione dell’attività vitivinicola è alla base dei 10 pannelli che guidano il visitatore alla scoperta di questo affascinante aspetto della nostra cultura.

L’antico alambicco in rame (perfettamente funzionante) che è il pezzo centrale del museo è un pregevole esempio di come l’artigianato del settore della avesse raggiunto anche a livello locale una conoscenza tecnica molto approfondita. Acquistato nel 2005 dall’Amministrazione Comunale l’alambicco ha subito un sapiente intervento di restauro e pulizia.
L’alambicco è composto da una “pentola” da 100 litri ed è interamente costruito in rame con lavorazioni fatte a mano molto pregevoli. La serpentina di raffreddamento affonda in un barile di legno di rovere.
Nel museo sono esposti altri attrezzi per la lavorazione del vino e della grappa, raccolti nel corso del 2006 presso le famiglie malegnesi e pazientemente catalogati.

Nel museo si può ammirare una fedele riproduzione della statua raffigurante Bacco fanciullo, il cui originale venne rinvenuto negli anni 60 a Malegno in via Cavour durante i lavori per l’edificazione di una casa privata, e che oggi è custodita presso il museo archeologico nazionale di Cividate Camuno.
La riproduzione è stata possibile grazie alla gentile concessione del Ministero per i beni culturali e grazie alla collaborazione Soprintendenza per i beni archeologici.
Si tratta di un pregevole piastrino marmoreo raffigurante in dio Bacco (o Dioniso) fanciullo decorato con tralci di vite sulle facce laterali, risalente al II secolo d.C.

Museo “Lambich”
Via Pontera
25053 Malegno (Bs)
Tel. 0364340500

Orario di apertura:
Giovedì dalle 16.00 alle 18.00
Sabato (su prenotazione) dalle 9.00 alle 12.00